Fabrice A. aveva premeditato di sgozzare Adeline: questa la conclusione dei due esperti psichiatri interrogati martedì al Tribunale criminale di Ginevra.
A loro avviso, l’uomo, a processo per l’uccisione della socioterapeuta avvenuta nel settembre 2013, può essere definito “uno psicopatico sessuale”. I periti hanno aggiunto che non esistono cure in grado di guarirlo, affermazione che potrebbe spingere i giudici alla decisione per l’internamento a vita, anche se, dovranno essere ascoltati altri esperti.
Nel suo caso, hanno affermato, nemmeno una castrazione chimica o fisica porterebbe risultati. Nella perizia è emerso che il 42enne “prova piacere a far soffrire” ed è incapace di "provare rammarico". Ieri, nel primo giorno di processo, l’imputato aveva affermato di provare questo sentimento.
ATS/AlesS
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