I due terzi dei giovani fra i 14 e i 25 anni di età si interessano di politica, ma si servono di canali come chat e reti sociali almeno in parte trascurati dagli adulti. Lo dice un'inchiesta condotta fra 3'400 ragazzi della Svizzera orientale e del Liechtenstein.
La cosiddetta "generazione digitale", si legge in un comunicato diramato dalla Federazione svizzera dei parlamenti dei giovani e dalla Scuola universitaria professionale di tecnica ed economia di Coira, malgrado presti attenzione a quanto le accade attorno diserta le urne in occasione di elezioni e votazioni, per mancanza di tempo, evitare le formalità e per una certa difficoltà a comprendere temi complessi.
I minorenni, tuttavia, sono favorevoli a un abbassamento dell'età minima per il diritto di voto.