I dibattiti non sono ancora terminati ma sul grosso degli aiuti anticrisi le Camere federali hanno ormai deciso, confermandosi un po' più generose rispetto al Consiglio federale. Circa 57 i miliardi stanziati tra garanzie e fondi, con un'estensione dei beneficiari che non è piaciuta all'UDC. Il sovraindebitamento delle casse statali è in ogni caso un tema che fa riflettere tutti i partiti.
"Non possiamo aiutare tutti"; "d'accordo ma alla lista aggiungete anche loro": è stato questo il tenore del dialogo fra Governo e UDC da una parte ed il resto del Parlamento dall'altra sugli interventi finanziari.
"Con crediti extra, concessi senza averne verificato l'effettiva necessità (vedi asili nido, media o trasporti pubblici) ma che prima o poi dovremo pagare - dice il deputato UDC Tomas Hurter-. E se pensiamo che nell'assicurazione disoccupazione potrebbe scavarsi un'altra voragine, parliamo di un indebitamento potenziale di 90 miliardi di franchi".
Dalla TV
"Parliamo però di soldi che i cittadini hanno pagato in imposte e su cui devono poter contare in caso di emergenza”, ribatte la verde Sibel Arslan. “C'è bisogno di un programma di rilancio e se non investiamo adesso, molti andranno in fallimento o si indebiteranno ancora di più, che sarebbe ancora peggio per l'economia".
Ma come gestire in seguito le casse pubbliche? Si mettano da parte i freni all'indebitamento, dice la socialista Ada Marra: “Bisogna prendere i soldi dove stanno: per esempio dalla Banca Nazionale, o con un fondo alimentato dalle imposte sui più ricchi”.
Si risparmi sull'estero, replica invece il leghista Lorenzo Quadri: “È una spesa che dovrà essere ridotta, così come quella per i richiedenti asilo e quella culturale”.
Al centro ci si rallegra del rigore passato che ci ha permesso di intervenire ora. “Rigore che dovremmo mantenere per rimborsare poi le spese”, dice Philip Bauer (PLR), mentre Fabio Regazzi (PPD) aggiunge: “Il ruolo del centro è quello di cercare di mediare fra due tendenze che devono essere contrastate, ricercando un compromesso tipicamente svizzero”.
Tutti sono però consapevoli che non basterà una generazione per risanare le casse infettate dal virus.