Il 2015 è stato un anno complicato per le casse pensione, come si legge nel rapporto della commissione di alta vigilanza della previdenza professionale, presentato martedì, da cui traspare preoccupazione per il futuro a causa della volatilità dei mercati, dei rendimenti sempre più bassi e dell'allungamento della speranza di vita.
In base ai dati del 93% degli istituti, con una somma di bilancio complessiva di 864 miliardi di franchi (822 nel 2014), il rendimento patrimoniale netto ponderato è stato in media dello 0,8% a fronte del precedente 6,4%. Di pari passo, i gradi di copertura sono diminuiti in media di 2,4 punti per situarsi al 105,1% (108,5% nel 2014) per gli istituti senza garanzia statale e al 76,1% (77,8%) per gli altri.
Considerati questi fattori e osservando che, malgrado gli svariati tentativi di corre ai ripari, i rischi sono di fatto aumentati, è improbabile che in futuro si possano mantenere i livelli di rendimento del passato; il 2015 va piuttosto visto come l'anno della svolta verso ben più modeste aspettative, osservano, in sintesi, i relatori.
ATS/dg
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