Votazione federale

Ambiente, “gli svizzeri vogliono soluzioni pragmatiche”

“No” all’iniziativa per la responsabilità ambientale: i contrari insistono sul fatto che un’accettazione avrebbe compromesso il benessere elvetico mentre per i favorevoli bisognerà comunque lavorare per tutelare il clima

  • Ieri, 15:19
  • 2 ore fa
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I cartelloni che, invano, invitavano a votare sì all'iniziativa

  • Keystone
Di: ATS/ludoC 

I contrari all’iniziativa per la responsabilità ambientale dei Giovani Verdi si dicono soddisfatti dell’esito delle urne. A loro avviso, gli svizzeri preferiscono soluzioni pragmatiche.

“Gli elettori non hanno voluto portare il paese a sbattere contro un muro”, ha dichiarato la direttrice generale di Economiesuisse, Monika Rühl, intervistata dai colleghi di SRF. L’organizzazione padronale si era già impegnata a ridurre le emissioni di gas serra a zero entro il 2025. “Gli svizzeri vogliono soluzioni pragmatiche. E noi vogliamo continuare su questa strada. La protezione del clima rimane un tema importante e le aziende devono pensare a lungo termine”, ha aggiunto.

Swissmem, l’associazione padronale dell’industria metalmeccanica ed elettrica e dei settori tecnologici correlati, ribadisce che l’accettazione dell’iniziativa avrebbe comportato drastiche restrizioni alla produzione industriale in Svizzera e quindi una massiccia perdita di benessere.

Anche secondo il Centro, “gli effetti dell’iniziativa avrebbero messo in serio pericolo la prosperità e l’occupazione in Svizzera e indebolito la nostra competitività internazionale”. Lo sviluppo sostenibile è sancito dalla Costituzione federale e misure concrete sono state adottate dal Consiglio federale e dal Parlamento per la riduzione delle emissioni di gas serra, la promozione delle energie rinnovabili e la protezione della biodiversità, afferma il partito in un comunicato.

Il PLR si rallegra di essere “riuscito a dimostrare efficacemente le numerose conseguenze nefaste dietro la proposta” dei Giovani Verdi, ma si preoccupa già delle prossime votazioni sulla proposta di tassare le successioni superiori a 50 milioni di franchi.

Per i Verdi liberali, il no all’iniziativa per la responsabilità ambientale non è comunque un no a una maggiore protezione dell’ambiente. È un chiaro impegno a perseguire gli obiettivi di sostenibilità con misure concrete invece che con articoli costituzionali rigidi e astratti, hanno scritto in un post su X.

La maggioranza del popolo svizzero considera l’iniziativa per la responsabilità ambientale “oggi come una soluzione sbagliata alle attuali sfide della politica climatica,” ha annunciato domenica il Partito socialista (PS) sul servizio di messaggistica breve Bluesky. Tuttavia, gli ultimi referendum sul clima hanno dimostrato che la protezione del clima rimane una preoccupazione importante per la popolazione.

Secondo il PS, sono essenziali investimenti massicci nella transizione energetica e maggiori sforzi per combattere la distruzione dell’ambiente. “Dobbiamo agire dove si generano le emissioni: trasporti, edifici, industria. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo lanciato l’iniziativa del Fondo per il clima insieme ai Verdi”, continua il partito.

È la vittoria “di coloro che vogliono mantenere lo status quo e che continuano a privilegiare la massimizzazione del profitto piuttosto che il benessere delle persone e dell’ambiente”, è invece l’opinione dei promotori, i Giovani Verdi, per i quali quella odierna è una domenica amara. La sconfitta dell’iniziativa - ampiamente prevista dagli stessi promotori - non significa però l’abbandono dell’impegno a favore della responsabilità ambientale. Anzi, assicurano in una nota, continueranno “a mettere in campo tutte le proprie energie per una Svizzera solidale e per misure conseguenti per la protezione dell’ambiente e il benessere delle persone”.

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