Il Consiglio federale si oppone all'ipotesi di un fondo pubblico destinato agli indennizzi per le vittime dell'amianto. L'Esecutivo, attraverso una presa di posizione pubblicata giovedì, ritiene che non competa allo Stato una responsabilità, di natura privata, che ricade invece sulle aziende coinvolte.
Il Governo, dicendosi consapevole delle difficoltà affrontate dalle vittime e dalle loro famiglie, preferisce tuttavia sostenere la soluzione di un prolungamento dei termini di prescrizione, da 10 a 30 anni. Il temibile mesotelioma polmonare - la forma di cancro indotta dall'amianto - si manifesta in media oltre un trentennio dopo l'esposizione a tale materiale.
L'Esecutivo sta inoltre valutando la creazione di una "tavola rotonda" con le differenti parti coinvolte.
L'idea di un fondo pubblico, sostenuta dall'Unione sindacale svizzera (USS), ha avuto lo scorso agosto anche l'approvazione della Commissione degli affari giuridici del Nazionale. A tale soluzione si oppongono invece PLR e UDC.
ATS/ARi