La Giornata mondiale delle api, che si svolge oggi, giovedì, in Svizzera ha prestato il fianco ad essere sfruttata politicamente da favorevoli e contrari alle iniziative agrarie, in votazione il 13 giugno. I contadini si descrivono come protettori di questi insetti, mentre gli apicoltori lanciano l'allarme e hanno specificato, in una manifestazione sulla Piazza federale a Berna che la situazione delle api è “preoccupante” a causa dell’agricoltura intensiva.
La metà di tutti gli insetti in Svizzera - non solo le api quindi - sarebbe minacciata. Sotto accusa sono in particolare sostanze come i neonicotinoidi, ma anche i fungicidi e gli erbicidi, che finiscono nell'acqua. Per tutti questi motivi il comitato degli apicoltori invita la popolazione ad approvare sia l'iniziativa "Acqua potabile pulita" che quella sui pesticidi. Opposta la posizione dell'Unione svizzera dei contadini, che attraverso un comunicato stampa si oppone a entrambe le iniziative, considerate controproducenti. Proprio il testo sull'acqua potabile metterebbe infatti in pericolo le api: attualmente - spiegano gli agricoltori - attraverso le sovvenzioni vengono messe a disposizione apposite aree per questi insetti, ma se l'iniziativa venisse approvata, tali finanziamenti (e le relative aree) sarebbero messi in discussione.
In occasione della Giornata dedicata alle api, l'Ufficio federale dell'ambiente sottolinea che non ci sono solo le api da miele, ma anche quelle selvatiche, che svolgono un ruolo insostituibile come impollinatori di piante coltivate e spontanee. In Svizzera se ne contano più di 600 specie, ma con popolazioni in netto calo. A influire negativamente sulla vita di questi insetti anche l’agricoltura intensiva, l’aumento delle superfici edificate e delle infrastrutture.
ATS/Swing