Svizzera

Appaltopoli pesa sul PBD

Il presidente del partito nazionale, Martin Landolt, ha confermato il ritiro di Andreas Felix

  • 28 aprile 2018, 16:14
  • 23 novembre, 01:41
Il presidente del partito nazionale, Martin Landolt

Il presidente del partito nazionale, Martin Landolt

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Lo scandalo degli appalti ha pesato sull'assemblea nazionale dei delegati del Partito borghese democratico (PBD) riunitasi a Seewis, nei Grigioni, sabato mattina. E non poteva essere altrimenti dopo che Andreas Felix, direttore della società degli impresari costruttori, si è ritirato sia dalla corsa per il Governo retico sia dalla presidenza della sezione cantonale del PBD.

Solo qualche giorno fa l'assemblea dei delegati del PBD, sembrava destinata ad avere una declinazione ben diversa rispetto a quella che ha invece avuto, come ha ricordato in apertura il presidente del partito nazionale, Martin Landolt. Lo scandalo dell'appaltopoli grigionese, quello legato al cartello creato da sette imprese di costruzione engadinesi, infatti, ha rimescolato le carte, vista l'implicazione nella vicenda di Andreas Felix. Così, invece di festeggiare Felix, Landolt ne ha confermato il ritiro dalla campagna per le elezioni grigionesi, oltre che dalla carica di presidente della sezione cantonale, e ha annunciato che il partito rinuncia anche alla seconda poltrona nel Governo retico. Seggio occupato finora dall'uscente ministra delle finanze Barbara Janom Steiner. Il partito ha così deciso di concentrarsi sulla rielezione dei suoi 24 deputati in Gran Consiglio.

I delegati hanno anche raccomandano la bocciatura della legge sui giochi in denaro, al voto il prossimo 10 giugno. I presenti si sono divisi su questo dossier: i contrari hanno infatti raccolto 52 voti e i favorevoli 44, mentre gli astenuti sono stati 8.

RG/M. Ang./ATS

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