Due "sì" e un "no". E quel "no" concerne l’oggetto sul quale si concentrano le maggiori attenzioni in vista del 25 novembre: l’iniziativa UDC "Per l’autodeterminazione". Sono le tendenze inquadrate dal primo sondaggio SSR sulle prossime votazioni popolari. I risultati, elaborati dall'istituto Gfs.bern, presentano un margine d’incertezza statistica intorno al 3% e si basano, oltre che sulle risposte fornite in interviste telefoniche, anche sugli esiti del sondaggio online reso accessibile al pubblico, la settimana scorsa, sui portali internet della SSR. Nell'insieme, sono state elaborate le risposte fornite da quasi 3'800 aventi diritto di voto.
Il primo tema in votazione, ricordiamo, è rappresentato dall’iniziativa che chiede un contributo da parte della Confederazione per i contadini che allevano animali da reddito con le corna. L’oggetto in questione, fra pareri assolutamente positivi e piuttosto positivi, incassa al momento favori nella misura del 58% degli interpellati.
Iniziativa per vacche con le corna
La tendenza al "sì" prevale attualmente in tutte le regioni linguistiche e in particolare nella Svizzera italiana, dove si registra un margine di consensi leggermente superiore al dato nazionale.
Veniamo quindi al testo, promosso dai democentristi, che chiede di attribuire alla Costituzione federale un rango generalmente superiore rispetto ai trattati internazionali. L’iniziativa "Per l’autodeterminazione" non sembra al momento far presa sulla maggioranza degli elettori: a sostenerla, sempre con posizioni apertamente o piuttosto favorevoli, è infatti solo il 39% degli intervistati. I dissensi si attestano complessivamente sul 55% e il livello di formazione delle opinioni, visto il precoce avvio della campagna sul tema, viene giudicato già elevato.
Iniziativa per l'autodeterminazione
A livello regionale, è però la Svizzera italiana a fare la differenza: qui si assiste infatti ad un sostanziale testa a testa fra favorevoli e contrari, con un lieve vantaggio per i primi. I "no" al testo prevalgono invece nella Svizzera tedesca e, con un margine più elevato, in Romandia. Sul piano degli orientamenti politici l’iniziativa trova una maggioranza di consensi soltanto fra i simpatizzanti del partito promotore, l’UDC. I sostenitori degli altri partiti, in maggioranza, esprimono invece sul testo pareri negativi. Sull’oggetto, in sostanza, si registra un quadro di polarizzazione che i realizzatori del sondaggio definiscono considerevole.
Infine, il terzo oggetto che sarà indicato sulle schede di voto: la base legale per la sorveglianza di coloro sui quali sussistono, nel quadro delle assicurazioni sociali, indizi di riscossione indebita delle prestazioni. La modifica di legge, sottoposta a referendum, risulta complessivamente accolta dal 57% dei partecipanti al sondaggio. Il 39% esprime invece pareri decisamente contrari o piuttosto contrari. A dirsi indeciso o a non rispondere, è solo il 4% degli interpellati.
Base legale per la sorveglianza degli assicurati
La revisione legislativa trova maggioranze di consensi in tutte le regioni linguistiche. Vanno tuttavia considerate alcune differenze: i sostegni risultano ad esempio meno diffusi fra gli interpellati della Romandia, dove peraltro si rileva un maggior numero di indecisi; nella Svizzera italiana invece, con un dato complessivo pari al 65%, si registra il più ampio schieramento di favorevoli a livello regionale.
Sulle votazioni del prossimo 25 novembre la SSR realizzerà un secondo sondaggio nelle prossime settimane. Anche per questo rilevamento tutti gli interessati avranno la possibilità di dire la loro, online, attraverso le pagine di RSI News.
Alex Ricordi
Notiziario 06.00 del 19.10.2018 - Il servizio di Mattia Serena
RSI Info 19.10.2018, 08:11