La Banca nazionale svizzera (BNS) nel terzo trimestre del 2021 ha registrato una perdita di 2,08 miliardi di franchi, contro l'utile di 14,31 miliardi annunciato nello stesso periodo dell'anno precedente. Da gennaio a settembre, tuttavia, l'utile si attesta a 41,4 miliardi di franchi.
L'utile sulle posizioni in valuta estera è ammontato a 42,2 miliardi di franchi. Sulle disponibilità in oro è risultata una minusvalenza di 1,3 miliardi di franchi, indica in una nota odierna la BNS, aggiungendo che l'utile sulle posizioni in franchi si è attestato a 0,8 miliardi di franchi.
Il risultato della Banca nazionale, ricorda il comunicato, dipende prevalentemente dall'andamento dei mercati dell'oro, dei cambi e dei capitali. Pertanto "esso è soggetto a forti oscillazioni che rendono difficile trarre conclusioni per il risultato dell'intero esercizio", spiega la BNS.
Attivisti per il clima contro la BNS
Quale ruolo devono giocare finanza ed economia nella lotta ai cambiamenti climatici? In Svizzera gli attivisti per il clima chiedono alla Banca Nazionale di sostenere imprese rispettose del clima. Mercoledì però è arrivata una sorta di doccia fredda per gli ambientalisti: Andrea Maechler, membra di direzione della BNS, ha affermato che l'istituto non intende orientare la propria politica di investimento solo su criteri ambientali, ricordando che comunque da tempo la banca non investe più nel carbone. Affermazioni che hanno deluso il WWF, che giovedì ha pubblicato il suo rapporto sulle attività della banche centrali.
BNS, che ruolo deve avere nella finanza sostenibile?
Telegiornale 28.10.2021, 22:00