Due giudici francesi hanno emesso un mandato d'arresto contro Dominique Reyl, reo di non essersi presentato ai magistrati dopo una convocazione.
Il fondatore della banca ginevrina - nel mirino della giustizia per il reato di "riciclaggio di frode fiscale" - avrebbe dovuto presentarsi lo scorso 11 dicembre. Secondo i collaboratori del banchiere, egli avrebbe però inoltrato una lettera di scuse, per giustificare la sua assenza.
Queste spiegazioni, tuttavia, non hanno verosimilmente convinto i giudici, che hanno anche chiesto l'estensione del mandato d'arresto a livello europeo.
L'istituto di credito è finito coinvolto nella vicenda sfociata nelle dimissioni, lo scorso marzo, del ministro del bilancio francese Cahuzac, il quale aveva affidato alla banca la gestione dei suoi conti occultati al fisco francese.
A inizio mese, i magistrati avevano invece deciso di sottoporre a stretto controllo giudiziario il figlio di Dominique Reyl, François. A lui - che attualmente ricopre le funzioni di direttore della banca - era stato ingiunto di non lasciare il territorio francese.
Red.MM/ATS/AFP/ARi