Basilea: le Tesla dello scandalo

Fa discutere a Basilea il fatto che sette Tesla Model S - pagate 1 milione di franchi - della polizia cittadina registrino tutto ciò che accade dentro e fuori l’abitacolo. Ogni comunicazione dalla centrale, le conversazioni tra gli agenti, le parole dei passeggeri e le immagini dell’interno come quelle dei passanti sono riprese, suscitando fortissimi dubbi in merito alla privacy.

Il responsabile della protezione dei dati di Basilea Città, Beat Rudin, ai microfoni di SRF spiega che ormai "chi oggi acquista un’auto compra un computer con motore e ruote", precisando inoltre che "il problema non tocca solo la polizia basilese o le Tesla, ma anche le aziende private e tutti i nuovi modelli sul mercato".

Nel caso specifico, della polizia di Basilea Città, le informazioni sono inoltre costantemente inviate al costruttore USA, aspetto anche questo molto delicato per le forze dell’ordine.

Si sta perciò cercando una nuova base giuridica e diverse soluzioni di configurazione del sistema. E Rudin evidenzia però che "fino a quando non si troverà una soluzione, si dovrà oscurare le videocamere con nastro adesivo".