“Non sarà facile arrivare ad un accordo. Per l’UE è molto chiaro: chi vuole fare affari nel nostro mercato interno deve rispettare le regole”. Così si è espressa giovedì mattina la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva dopo la decisione dei sindacati svizzeri di non partecipare alle discussioni con il Consiglio federale sul futuro delle misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone. La Andreeva ha precisato che il dialogo tra sindacati e Governo svizzeri costituisce un processo interno elvetico e che Bruxelles è comunque pronta a continuare i negoziati con Berna per un accordo istituzionale.
La dichiarazione della portavoce Mina Andreeva (in inglese)
EbS 09.08.2018, 17:51
È prematuro chiedersi ora se il Governo svizzero abbandonerà le trattative, stante la chiara posizione dei sindacati: nessun segnale in tal senso è giunto a Bruxelles. E dunque è troppo presto anche chiedersi se siano naufragate le speranze di ottenere il riconoscimento dell’equivalenza tra le norme finanziarie elvetiche e quelle europee (direttiva MIFID-II/MIFIR) che la Commissione ha concesso solo fino alla fine di quest'anno e la cui mancanza nuocerebbe alla borsa di Zurigo come al resto della piazza finanziaria. “Stiamo monitorando il contesto politico e il progresso nei negoziati prima di decidere i prossimi passi. Analizzeremo la situazione entro la fine dell’anno”, è il laconico commento della portavoce.
RG 8.00 del 09.08.2018: il servizio di Gianluca Olgiati
RSI Info 09.08.2018, 10:12
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