L'UDC attuerà una riforma dei suoi vertici, per rendere più efficace il lavoro del partito: l'apposito gruppo di lavoro ha presentato un progetto che prevede una direzione ristretta a otto membri per la gestione degli affari correnti e una allargata destinata a definire l'orientamento a più lungo termine. Della prima faranno parte fra gli altri il presidente Albert Rösti, il capogruppo Adrian Amstutz e tre vicepresidenti invece degli attuali sette: Oskar Freysinger (già in carica), Céline Amaudruz e Thomas Aeschi.
I delegati si pronunceranno il 23 aprile a Langenthal. Più che la struttura, sono proprio i nomi proposti alla base a suscitare interesse, a cominciare da quello di Christoph Blocher: dimissionario dalla vicepresidenza con effetto in aprile, l'ex consigliere federale ricompare nelle vesti di responsabile della strategia, mentre l'altro grande finanziatore, Walter Frey, è destinato a occuparsi della comunicazione. Nell'organo più ampio si ritrovano Magdalena Martullo-Blocher (incaricata della politica economica) e Roger Köppel (politica europea).
pon/ATS