Svizzera

Botte agli asilanti smentite

L'inchiesta non ha trovato riscontri alle accuse contro il centro federale di Kreuzlingen

  • 30 agosto 2016, 18:20
  • 7 giugno 2023, 22:57
Il centro di Kruezlingen nel quale il giornalista tedesco Shams Ul-Haq (nel riquadro) si è finto asilante

Il centro di Kruezlingen nel quale il giornalista tedesco Shams Ul-Haq (nel riquadro) si è finto asilante

  • Keystone/SoZ

L'indagine sulle presunte violenze sistematiche nel centro per richiedenti asilo di Kreuzlingen (TG) non ha trovato riscontri dei maltrattamenti denunciati lo scorso gennaio dalla SonntagsZeitung.

Il Segretario di Stato alla migrazione Mario Gattiker e l'ex giudice federale Michel Féraud davanti ai media

Il Segretario di Stato alla migrazione Mario Gattiker e l'ex giudice federale Michel Féraud davanti ai media

  • Keystone

Per far luce sulle accuse del domenicale, soprattutto nei confronti della sicurezza della struttura, la Segreteria di Stato della migrazione si era affidata all'ex giudice federale Michel Féraud. Dalle sue indagini non sono emersi "indizi concreti secondo cui i richiedenti asilo sarebbero stati picchiati o maltrattati fisicamente", rileva un comunicato. Il rapporto ha invece documentato un caso di eccesso verbale e un caso di "misura sproporzionata", in cui un richiedente è rimasto fuori dal centro al freddo per 20 minuti.

Inoltre, e contrariamente a quanto scritto nel reportage del giornalista fintosi asilante Shams Ul-Haq, "non esiste un locale adibito alle percosse". L'ex magistrato definisce inoltre "immotivate e infondate" le affermazioni secondo cui quale nei centri federali si nascondono "terroristi, passatori e narcotrafficanti".

ATS/Diem

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