Il 1° gennaio è il primo giorno del Regno Unito fuori dall'Unione Europea. Ma sul fronte svizzero, quale sarà l'influsso di questa novità sull'accordo quadro? Le questioni sollevate sono simili, a partire dal ruolo della Corte europea, ovvero il ruolo di coloro che i contrari dell'accordo chiamano "giudici stranieri", e che sono rimasti fuori dal nuovo accordo tra Regno Unito e UE.
In caso di vertenze, infatti, la Brexit prevede come ultima istanza un tribunale arbitrale. L'accordo quadro invece non esclude che oltre a un tribunale arbitrale analogo possa in certi casi essere interpellata la Corte europea di giustizia, quindi il tribunale di una delle parti. Da qui gli applausi di vari esponenti UDC al premier britannico Boris Johnson. Ci sono però alcuni "ma", su questa conquista, messi in evidenza in un'analisi della professoressa di diritto europeo all'Università di Basilea, Christa Tobler. Va precisato che quello della Brexit è un accordo commerciale, che garantisce un accesso di livello medio al mercato europeo. La Svizzera coi bilaterali invece ha già un accesso elevato, facendo parzialmente parte del mercato interno. Quindi le relazioni sono molto più strette.
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La Svizzera e la Brexit
Telegiornale 01.01.2021, 21:00
Il secondo "ma" invece riguarda il futuro. Tra le dichiarazioni politiche in calce all'accordo sulla Brexit, la professoressa Tobler evidenzia un paragrafo che dice: in caso di vertenze riguardanti il diritto comunitario, il tribunale arbitrale dovrà interpellare la Corte europea, che darà un giudizio vincolante. In questo senso, Johnson non ha strappato a Bruxelles nessuna concessione in più della Svizzera: quando si parla di mercato interno, l'ultima parola per Bruxelles deve averla la Corte europea di giustizia.
E questo il Consiglio federale non lo mette in discussione: i negoziati proseguono, infatti, su altri punti più di dettaglio. Ad esempio, sugli aiuti di Stato. Pensiamo alle partecipazioni cantonali alle aziende idroelettriche: l'Unione europea vuole evitare la concorrenza sleale. La questione è regolata anche nella Brexit, col Regno Unito che si impegna a creare un organo di sorveglianza nazionale ma indipendente. Qui, come su altri punti, la Svizzera può contare su regole analoghe. Ma al di là dei dettagli, l'accordo raggiunto in extremis con Londra mostra che l'Unione Europea è interessata a soluzioni e sull'accordo quadro attende un segnale dal Consiglio federale. Con la Brexit alle spalle il Governo svizzero ha un motivo in meno per attendere.