E' stato un buon 2012 per la cassa pensioni ticinese dei dipendenti dello Stato: il rendimento è stato del 6,85% (contro l'1,68% del 2011). Il grado di copertura è salito al 64,28% e il disavanzo è stato ridotto di 17 milioni (a 1'941,6 milioni), grazie soprattutto ai rialzi sul mercato azionario.
Si tratta del quarto miglior risultato degli ultimi 20 anni, scrive il Dipartimento Finanze ed Economia.
Il piano di risanamento, approvato in novembre dal Gran Consiglio, prevede di portare il grado di copertura all'85% entro il 2052, passando, tra l'altro, al primato dei contributi per tutti gli assicurati e aumentando i versamenti del cantone.
“Al momento attuale – aggiunge il DFE – è in corso la procedura per la costituzione del nuovo Consiglio di amministrazione dell’istituto di previdenza che sarà composto da 10 membri”.
In estrema sintesi le misure principali previste dalla nuova legge entrata in vigore lo scorso gennaio sono il passaggio al primato dei contributi per tutti gli assicurati, l’aumento dei contributi per il datore di lavoro del 2%, il versamento a carico del cantone di un contributo di ricapitalizzazione di 454,5 milioni in rate annuali e la sospensione dell’adeguamento delle rendite dei pensionati al rincaro fino al raggiungimento di un rincaro cumulato del 15%.
Sono previste garanzie per le pensioni di vecchiaia per gli assicurati che al 31.12.2012 avevano già compiuto 50 anni. L’obiettivo del risanamento è di raggiungere il grado di copertura dell’85% entro il termine del 31.12.2051.
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