Le parole del consigliere di Stato Mario Fehr che si è detto favorevole al divieto del burqa (si veda il correlato), hanno scatenato la polemica a Zurigo. Il sostegno del ministro socialista alla misura introdotta in Ticino non sono piaciute né agli ambienti turistici né ai giovani del suo partito.
Il direttore di Zurigo Turismo sui domenicali afferma di ritenere che la misura avrebbe gravi ripercussioni per il settore. "Sarebbe un cattivo segnale inviato a un segmento di clienti che amano la Svizzera e vi soggiornano volentieri", ha sottolineato Martin Sturzenegger.
La Gioventù socialista cittadina ha invece censurato i propositi del suo ministro via Twitter.
Più sfumata la posizione di un altro consigliere di Stato tra i socialisti più ascoltati: il vodese Yves Maillard. Al Matin Dimanche, ha spiegato che, se da un lato, non combatterà l'iniziativa lanciata dal cosiddetto Comitato di Egerkingen, dall’altro deplora che il Parlamento non regolamenti la questione, ciò che consentirebbe di evitare "una votazione il cui risultato non lascia adito a molti dubbi".
Diem/ATS
RG 18.30 del 14.08.2016 Il servizio di Paola Latorre