La Commissione parlamentare di inchiesta sulla "débâcle" del Credit Suisse e sulla sua acquisizione da parte di UBS formalmente non c'è ancora, perché il Consiglio nazionale, prima Camera a pronunciarsi, lo farà solo mercoledì mattina e agli Stati toccherà prima della fine della settimana. Una sua approvazione è tuttavia fuori di dubbio e martedì sono stati resi noti i nomi di diversi futuri membri. La nomina con le conseguenze più importanti è quella del vodese Roger Nordmann, che per "muoversi liberamente" ha deciso di dimettersi dalla carica di capogruppo del Partito socialista che occupava dal 2015. Nordmann, 49enne vodese, ha affermato di ambire a guidare l'organo, il più forte strumento di controllo parlamentare che è stato finora istituito solo in quattro occasioni: sulla vicenda dei Mirages, sulle dimissioni di Elisabeth Kopp, sullo scandalo delle schedature e sulla cassa pensione federale. Il ruolo è particolarmente importante e garantisce grande visiblità perché è il presidente a rivolgersi alla stampa. Due dei quattro presidenti delle CPI del passato sono poi entrati in Consiglio federale: Kurt Furgler e Moritz Leuenberger.
"Roger Nordmann ha una lunga esperienza parlamentare e le sue competenze professionali sono riconosciute ben oltre il suo stesso gruppo", ha affermato Nadine Masshardt, vicepresidente del gruppo, citata in una nota. "Per la credibilità della CPI - sostiene ancora la zurighese - è fondamentale che sia presieduta da una persona indipendente dal mondo bancario". Dal canto suo Nordmann ha criticato il fatto che lo Stato, 15 anni dopo la crisi finanziaria del 2008, abbia nuovamente dovuto salvare una grande banca. Il nuovo istituto, per le sue dimensioni, a suo avviso costituisce un grosso rischio per l'economia.
Gli altri partiti
Il PS dovrà presentare ancora un secondo candidato proveniente dal Consiglio degli Stati. Ha invece già avanzato tre nomi il PLR, quelli della basilese Daniela Schneeberger, del neocastellano Philippe Bauer e dell'appenzellese Andrea Caroni, mentre i Verdi hanno scelto dal canto loro due donne, la basilese Maya Graf e la sangallese Franziska Ryser. Per i Verdi liberali sono in lizza lo zurighese Martin Bäumle e il lucernese Roland Fischer. Il partito è interessato anche alla presidenza, ha fatto sapere. Mancano all'appello UDC e Centro.
La Commissione avrà 14 membri, 7 per ogni ramo del Parlamento (ciascuno eleggerà i propri), e un budget di 5 milioni di franchi. Per la carica di presidente e vicepresidente, che non potranno appartenere alla stessa Camera, si dovranno coordinare i due uffici presidenziali.
RG 12.30 del 2.6.2023 Il servizio di Alan Crameri
RSI Info 02.06.2023, 12:49