Svizzera

CPI sul Credit Suisse, l'ambito posto di presidente

La creazione dell'organo riceve anche il sostegno del Governo - Diversi partiti ambiscono al ruolo di prestigio e c'è già un favorito - Il lavoro durerà mesi e questo ha un peso

  • 2 giugno 2023, 14:13
  • 24 giugno 2023, 08:31
02:45

RG 12.30 del 2.6.2023 Il servizio di Alan Crameri

RSI Info 02.06.2023, 12:49

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Di: RG/pon 

Il Consiglio federale è favorevole all'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) sull'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. L'Esecutivo ritiene necessario e opportuno procedere a un'analisi approfondita degli eventi che hanno portato all'operazione, si legge in una nota diffusa venerdì dopo la seduta settimanale. Secondo il Governo, il mandato presentato dall'Ufficio del Consiglio nazionale è concepito in modo tale da consentire questa revisione approfondita. Assicura pertanto al Parlamento il suo "pieno sostegno".

Il Parlamento deciderà nei prossimi giorni sulla composizione della CPI: il 7 giugno ne discuterà la Camera bassa, quindi toccherà anche a quella dei Cantoni. Ma sotto la cupola di Palazzo federale sono già in corso le manovre per assicurarsi il posto più ambito, quello di presidente dell'organo, che sarà costituito da sette consiglieri nazionali e altrettanti agli Stati in rappresentanza di tutti i partiti.

Un posto di prestigio che assicura visibilità (il presidente sarà il solo a poter parlare con la stampa) e che storicamente è un buon viatico per accedere in futuro al Consiglio federale: ci riuscirono Kurt Furgler dopo aver presieduto la CPI sullo scandalo Mirage negli anni '60 e negli anni '90 Moritz Leuenberger dopo aver guidato quella sulle schedature.

Scalpitano i socialisti, i verdi liberali e i verdi. Questi ultimi, come spiegato alla capogruppo Aline Trede, si sentono particolarmente legittimati dal fatto di non essere rappresentati in Governo e - unici fra i partiti - dal non aver mai accettato donazioni dalla grande banca.

Daniel Fässler: il suo è il nome che più ricorre nei corridoi di Palazzo

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Il nome che va per la maggiore non viene però dai ranghi di queste tre formazioni, bensì dal Centro: è quello di Daniel Fässler, che rappresenta Appenzello Interno alla Camera alta. Ha diversi punti a suo favore, primo fra tutti il fatto che i due consiglieri federali a capo delle finanze durante la vicenda (Ueli Maurer prima e Karin Keller-Sutter ora) sono rispettivamente dell'UDC e del PLR. Vanta inoltre lunga esperienza sia politica che nel consiglio d'amministrazione di una banca, quella cantonale appenzellese. Infine, grazie alla Landsgemeinde è il solo già sicuro della poltrona nella prossima legislatura, e non è un elemento di poco conto.

Tutti gli altri dovranno sottoporsi al giudizio degli elettori in ottobre, con il rischio più o meno grande di non venir riconfermati e quindi di dover essere sostituiti a inchiesta in corso. I tempi si prospettano infatti lunghi, per arrivare alle conclusioni ci vorranno parecchi mesi, forse più di un anno. E proprio le elezioni che incombono contribuiscono a scoraggiare invece una parte dei deputati dal dare la loro disponibilità a militare nella commissione: le numerose sedute ruberanno tempo anche alla campagna.

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