Caccia, è subito referendum

Il Gruppo per una Svizzera senza esercito non ci ha messo molto, venerdì, per annunciare che lancerà la raccolta di firme a sostegno del referendum contro l'acquisto degli aerei da combattimento che il Dipartimento della difesa, e non solo, ritiene indispensabile.

Viene criticato anche il metodo, "democraticamente contestabile", scelto dal Governo per dare la parola al popolo che, nel caso, sarà chiamato a pronunciarsi senza conoscere né il modello di velivolo, né il loro numero, né il costo esatto dell'operazione. La scelta dovrà quindi essere fatta, per forza di cose, senza conoscerne gli estremi. Una simile procedura permetterebbe poi all'Esecutivo d'avere carta bianca.

Si ricorda quindi che i cittadini rifiutarono di sborsare 3,1 miliardi da destinare allo stesso scopo; un costo -sostengono i membri- che avrebbe raggiunto i 10 miliardi includendo le spese di gestione; considerata la nuova prospettiva, queste esploderebbero per raggiungere quota 24.

ATS/dg

RG delle 18.30 del 9 marzo 2018; le considerazioni di Gian Paolo Driussi