Le donne continuano a essere poco rappresentate nei media rispetto alla loro quota sulle liste elettorali. Lo dimostra uno studio pubblicato martedì e commissionato dall'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), dalla SSR e dalla Commissione federale per le questioni femminili.
Dall'analisi - curata da tre ricercatori dell'Università di Friburgo - risulta che in occasione delle elezioni federali del 2015 le donne candidate ammontavano al 34,5%, mentre nella copertura mediatica la loro quota era inferiore di circa 10 punti percentuali (23,5% nei contributi di stampa e web, 24% in quelli audio e video di servizio pubblico e 25% nelle immagini dei media stampati e online).
Dal canto loro, gli uomini hanno beneficiato di una presenza mediatica di poco superiore al 75%, mentre la loro quota sulle liste elettorali si attestava al 65,4%.
Per quanto riguarda le varie regioni linguistiche, le candidate hanno occupato il 24,4% dei programmi dedicati alle elezioni sui canali pubblici della svizzera tedesca SRF, il 29,5% delle trasmissioni della romanda RTS e solo il 5,9% di quelle della RSI. Le donne sono state quindi maggiormente "censurate" nella Svizzera italiana.
ats/joe.p.