Il Tribunale cantonale zurighese ha condannato a 6 anni e 4 mesi di detenzione, ma non all'internamento, il giovane delinquente noto come "Carlos" (ma ultimamente anche con il suo vero nome di Brian). Il 25enne era a processo per aver aggredito e, in alcuni casi, anche ferito altri detenuti e delle guardie della prigione.
Viene ribaltato così quanto sancito in primo grado di giudizio dalla corte distrettuale di Dielsdorf, che aveva ordinato una misura terapeutica stazionaria in carcere.
La sentenza non è ancora definitiva. Tanto la procura quanto la difesa possono ricorrere al Tribunale federale. L'imputato ha sostenuto a più riprese di essere stato costantemente provocato e offeso anche con insulti razzisti dal personale dell'istituto in cui è rinchiuso.
RG 12.30 del 14.06.2021 Il servizio di Monica Fornasier
RSI Info 14.06.2021, 14:32
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Attualmente si trova, da oltre tre anni, in isolamento. Una condizione che secondo i suoi legali costituisce una forma di tortura, tanto che anche l'inviato speciale dell'ONU sulla tortura, lo zurighese Nils Melzer, ha chiesto spiegazioni alla Svizzera.