Il ragazzo di Zurigo conosciuto con lo pseudonimo di “Carlos” compare oggi, venerdì, davanti al tribunale distrettuale di Dietikon (ZH) per il suo primo processo da maggiorenne. Si tratta di un caso di ordinaria amministrazione, se si considerano i capi d'imputazione, ma destinato ad attirare l’attenzione di molti media.
Il 19enne, noto da tempo alle autorità cantonali, era salito agli onori della cronaca nell'agosto di due anni fa quando la tv svizzero-tedesca SRF mise in onda un documentario nel quale si illustravano le misure di presa a carico nei suoi confronti che comprendevano, tra l’altro, lezioni di boxe thailandese del costo di quasi 30'000 franchi al mese.
Il giovane, che cinque anni fa aveva accoltellato alla schiena un coetaneo ferendolo gravemente, è accusato in questo processo di ripetuti danneggiamenti e minacce. Agli inizi del 2014, infatti, mise a soqquadro la cella dell'istituto per giovani delinquenti di Uitikon (ZH), dov'era stato rinchiuso. Non solo, alla fine di ottobre, un mese dopo essere ritornato in libertà, minacciò una persona nel quartiere della Langstrasse a Zurigo, cercando di scappare all’arrivo della polizia.
ATS/bin