I prezzi d'acquisto delle abitazioni sono destinati a calare nel 2016 e sarà la prima volta da 17 anni. Prevista da uno studio dell'UBS, la contrazione, che dovrebbe essere dell'1%, è imputabile alla ristrutturazione generalizzata dei crediti e all'aumento degli immobili sfitti.
Dalla metà del 2014 i costi di un alloggio sono inferiori a quelli per la locazione di un oggetto equiparabile e ciò malgrado quelli di proprietà siano rincarati progressivamente per 16 anni consecutivi.
Tuttavia comprare, come spiega l'istituto, è diventato più difficile poiché all'incremento dei prezzi non s'è associato l'aumento dei redditi e le direttive bancarie in merito alla sostenibilità limitano il debito ipotecario a una cifra pari a cinque o sei proventi annui al massimo. E così, se nel 2008 la metà delle economie domestiche avrebbe ottenuto un finanziamento paragonabile all'80% del prezzo d'acquisto di un appartamento di 120 metri quadrati di nuova costruzione, oggi sono solo un quarto.
ATS/dg
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