Colpo di scena sul caso Adeline, la socioterapeuta ginevrina uccisa brutalmente nel settembre 2013. La Camera penale dei ricorsi di Ginevra ha accettato la richiesta dell'imputato di ricusare i giudici del Tribunale criminale, ritenuti prevenuti dopo aver discreditato il lavoro di due esperti psichiatrici francesi che erano stati consultati dalla difesa e che avevano presentato un rapporto piuttosto favorevole all'imputato. Stando a quanto anticipato da Le Temps, quindi, il processo interrotto dopo 4 giorni in ottobre deve essere rifatto e il tutto deve ricominciare da zero.
Adeline, 34 anni, era stata uccisa mentre accompagnava il detenuto Fabrice A. - condannato in precedenza a vent'anni di reclusione per due stupri - in un centro equestre, nel quadro di un'uscita volta a favorire il suo reinserimento sociale. Dopo il delitto, l'uomo era fuggito in Polonia, dov'era stato arrestato tre giorni dopo dalla polizia. Estradato il 12 dicembre dello stesso anno, si trova da allora in detenzione preventiva.
Il dramma aveva toccato profondamente Ginevra e tutta la Svizzera , rimettendo in discussione il programma di risocializzazione dei prigionieri pericolosi messo in atto dal cantone.
PP del 13.01.17; il servizio di Roberto Porta
RSI Info 13.01.2017, 13:17
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RG delle 18.30 del 13.01.17; il servizio di Alan Crameri
RSI Info 13.01.2017, 19:00
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