Colpo di scena al processo in corso a Renens contro sei poliziotti, accusati di omicidio colposo per la morte di Mike Ben Peter, arrestato durante un controllo antidroga il 28 febbraio del 2018 a Losanna e deceduto il giorno dopo al CHUV (l'ospedale universitario). Il procuratore Laurent Maye, nel corso della requisitoria di lunedì, ha annunciato di abbandonare le accuse agli imputati e ne ha chiesto l'assoluzione.
Secondo il ministero pubblico, gli agenti "hanno violato le regole di prudenza" indicate nel manuale svizzero di polizia, mantenendo a lungo la vittima sdraiata sulla pancia dopo averla ammanettata. Tre minuti, dopo i quali Mike aveva perso conoscenza. Tuttavia, alla luce delle perizie medico-legali non si può stabilire scientificamente un legame causale fra questa posizione e il decesso, dovuto ad arresto cardio-circolatorio, al quale contribuirono diversi fattori.
Il ragionamento della procura è stato definito "errato" da Simon Ntah, avvocato della famiglia di Mike, che ha detto di provare "vergogna" per quanto udito in aula. Ha quindi ripercorso tutto l'intervento degli agenti, caratterizzato da una serie di violenze e non solo dal placcaggio a terra: ci furono prese, colpi alle costole e fra le gambe, uso di spray al pepe. "Un uso eccessivo e sproporzionato della forza", ha dichiarato.
Notiziario 14.00 del 19.06.2023
Notiziario 19.06.2023, 14:16
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RG 09.00 del 12.06.2023 La corrispondenza di Manuele Ferrari
RSI Info 12.06.2023, 10:16
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