La riduzione delle riserve degli assicuratori malattia deve avvenire su base volontaria, come prevede un progetto governativo, e non mediante disposizioni vincolanti. Ne è convinta la Commissione della sanità del Consiglio degli Stati che raccomanda al plenum di respingere cinque iniziative cantonali inoltrate da Ticino, Ginevra, Giura, Friburgo e Neuchâtel, che auspicano l'adozione di meccanismi obbligatori.
La commissione si è pronunciata contro una compensazione obbligatoria dei premi incassati in eccesso richiesta dai cinque Cantoni in altrettante iniziative, indica una nota dei servizi parlamentari. La Commissione è favorevole all'opzione decisa mercoledì dal Consiglio federale, ossia la riduzione volontaria delle riserve nell'assicurazione malattie. L'Esecutivo ha deciso di porre in vigore da giugno 2021 la revisione dell'ordinanza sulla vigilanza sull'assicurazione malattie che facilita la riduzione delle riserve e il rimborso agli assicurati dei premi versati in più.
Le riserve degli assicuratori sono nettamente superiori al minimo fissato per legge: lo scorso anno ammontavano a 11,3 miliardi di franchi, vale a dire al 203% del minimo richiesto. Secondo il Consiglio federale queste andrebbero ridotte a vantaggio degli assicurati. Le condizioni che un assicuratore deve soddisfare per poter ridurre le riserve non sono indicate nella normativa vigente, ma solo in una circolare dell'Ufficio federale della sanità pubblica. Le nuove disposizioni, iscritte nell'ordinanza, stabiliscono che le riserve dovranno essere pari al 100% del minimo prescritto, invece che del 150% come ora.