Fissare un tetto massimo ai salari dei manager delle casse malati. È quanto chiede il Consiglio nazionale, che mercoledì ha approvato - con 113 voti a favore, 74 contrari e 2 astenuti - una mozione in tal senso della Commissione della sicurezza sociale e della sanità.
La proposta, che sarà ora discussa dal Consiglio degli Stati, chiede una retribuzione annua massima di 250'000 franchi per i membri di direzione e di 50'000 franchi per chi siede in consiglio d'amministrazione. "Lavorando nell'ambito dell'assicurazione sanitaria obbligatoria, svolgono un compito pubblico che non giustifica salari molto più alti rispetto a quelli dei dipendenti pubblici" ha affermato Flavia Wasserfallen (PS/BE).
Quasi un milione di franchi all'anno
In seno alle casse malati, negli ultimi cinque anni gli stipendi di molti top manager sono lievitati. È quanto emerge da un'analisi pubblicata mercoledì dal periodico Saldo. Il più pagato del ramo appare essere il CEO di Sanitas, Andreas Schönenberger: ha assunto la carica nel 2019 e quell'anno ha incassato 731'000 franchi, mentre nel 2021 la remunerazione è salita a 955'000 franchi (+224'000).
Anche il CEO di Groupe Mutuel, Thomas Boyer, ha goduto di un notevole incremento della retribuzione: da 497'000 a 781'000 franchi annui. La manager di CSS, Philomena Colatrella, prende invece 798'000 franchi, 53'000 in più rispetto a cinque anni prima.
Sul fronte delle altre assicurazioni, si contano il CEO di Assura con una retribuzione annuale di 767'000 franchi (+19'000), quello di Swica 690'000 (+70'000) e il collega di Helsana 647'000 (-40'000). Seguono i presidenti della direzione di KPT (586'000), Visana (563'000), Concordia (523'000) e Sympany (483'000), tutti con paghe ampiamente superiori - a titolo d'esempio - rispetto a a quelle di un consigliere federale, come sottolinea Saldo.
Notiziario 15.00 del 13.09.2022 - Riserve eccessive? Non si toccano
Notiziario 13.09.2022, 17:12
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