Svizzera

Certificato Covid esteso, torna la mascherina

Il Consiglio federale conferma buona parte dei provvedimenti presentati per contrastare l’aumento dei casi di Covid-19

  • 3 dicembre 2021, 15:26
  • 20 novembre, 19:07
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Di: ludoC 

Il Consiglio federale ha confermato oggi, venerdì, buona parte dei provvedimenti messi in consultazione per frenare l’aumento dei casi di Covid-19 in Svizzera. Da lunedì prossimo, 6 dicembre, verrà esteso l’obbligo di presentare il certificato Covid, che sarà quindi necessario per tutte le manifestazioni pubbliche e le attività sportive o culturali amatoriali al chiuso (la norma varrà anche per i gruppi a composizione stabile con meno di 30 persone), nonché per le manifestazioni all’aperto con oltre 300 partecipanti (finora il limite era di 1'000 partecipanti). Inoltre, il Governo federale raccomanda (non esiste un obbligo) di richiedere il certificato Covid anche per incontri in famiglia o al chiuso a partire da 11 persone.

Tutti - anche i vaccinati - dovranno poi indossare la mascherina ovunque viga l'obbligo di disporre del Covid pass.

Limitazioni per i non vaccinati possibili

Inoltre, gli organizzatori di manifestazioni – sia al chiuso, sia all’aperto – potranno decidere autonomamente di limitare l’accesso ai soli vaccinati o guariti dal Covid-19: in questo caso sarà possibile non indossare la mascherina. L’applicazione del Certificato Covid verrà dunque aggiornata – ma solo dal 13 dicembre – per indicare se il detentore sia stato vaccinato o abbia già contratto la malattia.

01:10

Telegiornale speciale coronavirus: il ministro della Sanità Alain Berset presenta le nuove norme contro il Covid-19

RSI Info 03.12.2021, 15:12

Telelavoro solo raccomandato

Il Consiglio federale, dopo la consultazione con i Cantoni e le parti sociali, ha deciso di non istituire l’obbligo del telelavoro per i non vaccinati. Si è limitato quindi a emettere una raccomandazione generale per il telelavoro.

Infine, così come anticipato martedì scorso, l'Esecutivo ha accorciato la validità dei test: il certificato covid ottenuto dopo aver effettuato un test antigenico rapido varrà solo 24 ore (prima erano 48), mentre la validità del test PCR rimane a 72 ore.

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Le nuove norme a colpo d'occhio


Niente quarantene all’ingresso, ma test per tutti

L’Esecutivo ha pure deciso di rinunciare ai test a tappeto nelle scuole, e già da venerdì alla mezzanotte alla quarantena per entrare in Svizzera da determinati Paesi, inasprendo tuttavia l’obbligo di presentare il risultato di test. Indipendentemente dal Paese di provenienza, per qualsiasi ingresso in Svizzera sarà richiesto un tampone PCR prima del viaggio, seguito da un secondo (che potrà essere anche un antigenico rapido) da effettuare fra il quarto e il settimo giorno dopo l'arrivo. Faranno eccezione solo le zone di frontiera (in Italia Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta). La misura si applica però anche a vaccinati e guariti, compresi gli svizzeri che rientrano in patria. Entrambi i test dovranno essere pagati dal singolo viaggiatore.

Tutti questi nuovi provvedimenti resteranno in vigore fino al 24 gennaio.

"Reagire all’aumento dei casi"

“Con queste misure (il Consiglio federale, ndr.) intende reagire al forte aumento dei pazienti Covid-19 ricoverati negli ospedali e alla comparsa della variante Omicron – si legge in un comunicato del Governo - Da qualche settimana i contagi stanno aumentando rapidamente. Oltre a causare focolai circoscritti, soprattutto nelle scuole e nelle case per anziani o di cura, il virus ha ripreso a diffondersi in tutta la popolazione. Nelle ultime settimane è fortemente aumentato anche il numero di casi gravi e con esso la pressione sui reparti di terapia intensiva. Tra le persone vaccinate o guarite il decorso della malattia è generalmente blando. Il Consiglio federale giudica molto critica l’attuale situazione. La comparsa della variante Omicron ha inoltre complicato la lotta alla pandemia. Scoperta il 26 novembre, la nuova variante è stata classificata come preoccupante dall’Organizzazione mondiale della sanità. Si deve ritenere che sia molto contagiosa ed è possibile che anche persone immunizzate contro la variante Delta possano esserne infettate. Non è inoltre chiaro quanto sia pericolosa e in che misura il vaccino protegga da decorsi gravi. Con il rafforzamento dei provvedimenti, il Consiglio federale intende ridurre i contagi con la variante Delta per sgravare il più possibile le strutture ospedaliere".

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