Chi ha contribuito al caro carburanti

L'esplosione dei prezzi dei carburanti nella prima metà del 2022 in Svizzera si spiega solo in parte con l'aumento dei prezzi del greggio. Le raffinerie sono state coinvolte con margini più elevati. Non è invece chiaro se anche le stazioni di servizio abbiano guadagnato qualcosa. Questa è la conclusione del Sorvegliante federale dei prezzi, Stefan Meierhans, nella sua osservazione del mercato pubblicata oggi, giovedì. L'esplosione dei prezzi dei carburanti è legata alla guerra della Russia contro l'Ucraina a partire dal febbraio 2022.

Mister Prezzi ha quindi esaminato i margini nella catena del valore. Ne è emerso che le raffinerie hanno aumentato notevolmente i loro margini lordi. Poiché la Svizzera dispone solo della raffineria di Cressier (NE), l'approvvigionamento di carburante dipende in larga misura dalle importazioni, per lo più dalla Germania. L'Ufficio federale dei cartelli e l'Autorità federale austriaca per la concorrenza hanno riscontrato che i prezzi delle raffinerie si sono fortemente distaccati dal prezzo del petrolio greggio. Ciò non poteva essere spiegato dai costi operativi.

L'osservazione del mercato in Svizzera coincide con questi risultati. Anche la raffineria di Cressier ha aumentato fortemente il suo margine tra marzo e aprile 2022. Per Meierhans i margini della raffineria hanno provocato un aumento dei prezzi alla pompa di 10-20 centesimi al litro.

A causa della mancanza di dati, l'osservazione del mercato non ha potuto chiarire se anche le stazioni di servizio abbiano aumentato i loro margini. Tuttavia, sulla base di quattro grandi catene di stazioni di servizio che hanno fornito risposte, è stato possibile confrontare il margine lordo della prima metà del 2022 con quello dello stesso periodo del 2019, non rilevando aumenti sistematici.