Le rivendicazioni degli attivisti per il clima sono state completamente ignorate al WEF di Davos, secondo Greta Thunberg, giovane simbolo del movimento, che alla stampa ha però detto di aspettarselo.
Oltre alla svedese, sulla piazza della posta a Davos, hanno preso la parola diverse altre ambientaliste, per tracciare un bilancio della politica climatica nei loro paesi, dall'Uganda alla Germania, passando per la Svizzera.
Ai discorsi è seguito un breve "flash mob", in cui tutti i presenti si sono seduti a terra. I partecipanti, circa una cinquantina, erano però decisamente meno numerosi del centinaio di giornalisti intervenuti per seguire la conferenza stampa a sorpresa.