Svizzera

Con il coronavirus, meno birra

Calato in Svizzera il suo consumo, -23% nel settore della ristorazione; controtendenza per lo smercio al dettaglio

  • 24 novembre 2020, 19:51
  • 22 novembre, 18:06
01:29

RG 18.30 del 24.11.2020 Il servizio di Gianluca Olgiati

RSI Info 24.11.2020, 19:23

  • keystone
Di: ATS/AlesS 

In Svizzera, complice la pandemia di coronavirus, vi è stato un calo di consumo di birra: nel periodo preso in esame dall’Associazione di categoria, ossia ottobre 2019-settembre 2020, è stato registrato un – 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima per un totale di 4,7 milioni di ettolitri; in pratica, sono stati bevuti 34 milioni di bicchieri da tre decilitri in meno.

Il confinamento nazionale della scorsa primavera, si legge in un comunicato, e le restrizioni tuttora in vigore in diversi cantoni hanno fatto sì che lo smercio fosse limitato. Le vendite per esempio attraverso il canale della ristorazione sono scese del 23%, una flessione che sta avendo un impatto grave sui birrifici legati a questi luoghi di ritrovo.

Una controtendenza

Lo smercio al dettaglio è invece aumentato dell'8%, per una quota del 70%. La progressione ha però in parte favorito l'importazione: dopo sei anni di calo l'import, è infatti aumentato del 7% a 1,1 milioni di ettolitri. La parte di bevande straniere è così passata dal 22% al 24%. Piace sempre di più la birra senza alcol (+10%), ormai all'origine del 4% degli affari. Fondata nell'aprile del 1877, l'Associazione svizzera delle birrerie conta oggi 26 aziende che producono almeno 10’00 ettolitri. Nessuna di queste ha sede nella Svizzera italiana.

Correlati

Ti potrebbe interessare