Il Tribunale correzionale di Ginevra ha condannato venerdì a 4 anni di reclusione il pirata della strada di 26 anni che nel novembre 2013 uccise un pedone durante una “gara” inscenata nel centro della città di Calvino. L’altro guidatore coinvolto, un 22enne, si è visto infliggere una pena di tre anni, di cui uno da scontare in carcere.
I giudici si sono orientati verso l’omicidio per negligenza, scartando l’assassinio per dolo eventuale richiesto dal ministero pubblico. I magistrati hanno ritenuto che il principale accusato non aveva considerato possibile la morte di una persona e tantomeno l’aveva auspicata. Il procuratore Adrian Holloway aveva chiesto sei anni di prigione per entrambi.
La Corte ha ricordato che l’accusato, che viaggiava al volante di una potente BMW a 150 chilometri orari in pieno nucleo urbano in un tratto limitato a 50 Km/h e che ha falciato e ucciso un padre di famiglia, ha avuto un comportamento inammissibile. L’altro condannato ha scatenato il “rodeo” con la sua Subaru ed è dunque per colpa sua che si è verificato il dramma.
ATS/EnCa