La fiducia dei consumatori è restata praticamente immutata tra gennaio ed aprile, come indicano le cifre pubblicate dalla Segreteria di Stato dell'economia. Il relativo indice, stabile a +2 in aprile, si situa a un livello sensibilmente più alto rispetto alla media storica, che è di -9.
Tuttavia, l'ottimismo delle 1'200 economie domestiche interpellate tende a incrinarsi quando si chiede loro di gettare uno sguardo verso il futuro, tanto che il corrispondente sottoindice è passato dal +18 dell'ultimo trimestre del 2013 a + 8. Se migliora la percezione della situazione concernente la disoccupazione e lo stato finanziario personale, così non è quando si chiedono previsioni per l’evoluzione congiunturale e, di conseguenza, l’ipotesi di procedere ad acquisti o investimenti importanti.
ATS/dg