Costi della salute, medici insoddisfatti

Da tempo ci si chiede come arginare l'aumento dei costi della salute, mentre i premi di cassa malati continuano a crescere. Il Consiglio federale mercoledì ha presentato il suo controprogetto all'iniziativa popolare dell'Alleanza del centro per un freno ai costi. Ma entrambe le proposte sul tavolo preoccupano la federazione dei medici svizzeri che temono che a farne le spese siano i pazienti.

L'iniziativa del centro vorrebbe introdurre un meccanismo per cui se l'aumento dei costi nell'assicurazione obbligatoria supera di oltre un quinto l'evoluzione dei salari, Governo e cantoni dovrebbero tirare il freno di emergenza adottando misure immediate per contenerli. Per il Consiglio federale, il rischio concreto è che questo aggancio ai salari porti a un razionamento delle prestazioni. Da qui l'idea del controprogetto: definire di anno in anno obiettivi di crescita massima dei costi, superati i quali, cantoni, Confederazione e partner tariffali sarebbero chiamati a verificare se e come correggere il tiro, ad esempio adeguando le tariffe o limitando le prestazioni.

Una soluzione giudicata però pericolosa per la Federazione dei medici svizzeri, per la quale il rischio è che non si riescano più a fornire tutte le prestazioni necessarie. In particolare, i pazienti anziani, cronici o che soffrono di più patologie potrebbero essere confrontati a restrizioni o dover aspettare prima di ricevere le cure necessarie, dice la portavoce dell'FMH, Charlotte Schweizer, per la quale prima di adottare nuove misure, la Confederazione dovrebbe almeno attendere l'effetto di quelle appena adottate dal Parlamento proprio per ridurre i costi della salute. Delusa anche l'Alleanza del centro, promotrice dell'iniziativa, per la quale la soluzione del Governo sarebbe invece troppo poco vincolante.