Covid, la sesta ondata sembra passata

La sesta ondata pandemica, iniziata poco più di un mese fa in Svizzera, sembra entrata in fase calante. Dopo che, attorno alla metà di marzo, complice anche una minore propensione a farsi testare, hanno cominciato a diminuire i nuovi contagi, ora anche il numero di ricoveri e dei decessi danno segni di una tendenziale flessione.

Martedì l'Ufficio federale della sanità pubblica ha comunicato che nelle ultime 24 ore gli sono stati annunciati 14'393 nuovi casi di coronavirus, 17 nuovi decessi per Covid, 176 ulteriori ricoveri e un totale di 1'859 degenti negli ospedali (144 dei quali gravissimi). Numeri che, in quanto tali, non molto dissimili da quelli degli ultimi giorni. L'evoluzione appare però evidente considerando le medie quotidiane calcolate su base settimanale. La media dei casi è scesa a 17'520 con una flessione 34%, quella dei ricoveri a 120 e quella dei decessi a 12.

Nel corso delle ultime 24 ore sono stati trasmessi i risultati di 41'645 test, indica l'UFSP. Il tasso di positività è del 34,6%, contro il 42,9% della scorsa settimana. Il tasso di riproduzione stimato con un ritardo di una decina di giorni, si attesta a 0,78.

Negli ultimi 28 giorni, i laboratori hanno confermato 638'949 infezioni in Svizzera e nel Liechtenstein (pari a 7336,35 ogni 100'000 abitanti) che hanno portato il totale dall'inizio della pandemia a 3'468'271. In totale a causa del Covid finora vi sono stati 13'060 decessi e 50'227 ricoveri in ospedale.

La situazione rimane però anomala, come attestato dai dati riguardanti la mortalità tra le persone con più di 65 anni. I dati pluriennali portavano gli esperti di statistica a prevedere che alla fine dell'inverno vi sarebbe stato un calo del numero totale dei decessi in Svizzera. Invece si sta verificando un nuovo periodo di sovramortalità. È iniziato nella seconda settimana di marzo. Tra il 6 e il 20 marzo (l'ultimo dato disponibile) si sono avute 2'695 morti, oltre il 20% in più di quanto atteso.