PostFinance dovrebbe poter concedere crediti e ipoteche. È quanto prevede la revisione parziale della legge sull'organizzazione della Posta accolta oggi dal Consiglio federale e inviata in consultazione fino al 25 settembre 2020. L'azienda, in futuro, dovrebbe anche essere parzialmente privatizzata.
Nel contempo, indica una nota odierna, il Governo apre la discussione sull'ulteriore sviluppo di PostFinance: oltre alla privatizzazione parziale dell'impresa, si ipotizza una garanzia di capitalizzazione temporanea da parte della Confederazione. Quest'ultima consentirebbe a PostFinance di adempiere i requisiti patrimoniali regolamentari previsti per le banche di rilevanza sistemica.
Conformemente alla legge sull'organizzazione della Posta (LOP), spiega la nota, PostFinance non può concedere al momento crediti e ipoteche a terzi. Per questo detiene una quota elevata del suo patrimonio sotto forma di titoli a interesse fisso (obbligazioni) e attivi liquidi. A causa del perdurare della fase di interessi bassi incominciata nel 2008, "il rendimento di PostFinance ha subito un forte calo e continuerà a diminuire se non si adotteranno contromisure".
Il valore aziendale si è ridotto come anche la capacità di PostFinance di accumulare capitale proprio o di distribuire dividendi. Il finanziamento del servizio universale diventa quindi più difficile. Un simile sviluppo è in contraddizione con le aspettative espresse dall'esecutivo negli obiettivi strategici per la Posta.
Postfinance, piccola rivoluzione
Telegiornale 05.06.2020, 22:00