Le rivendicazioni salariali e il previsto sciopero delle donne sono stati i temi al centro delle manifestazioni del primo maggio in Svizzera: i cortei e i raduni organizzati in tutto il paese sono stati una sessantina e, come da tradizione, il più importante è andato in scena a Zurigo, dove sono scese in strada 16'000 persone. Erano invece solo qualche centinaio a Olten, dove il vero motivo di interesse era tuttavia la prima uscita in veste di presidente dell’Unione sindacale svizzera (USS) per Pierre-Yves Maillard, che ha scelto la città in quanto simbolo dello sciopero generale del 1918.
“Constato tre urgenze: quella climatica, quella sociale, e l'urgenza di giustizia per le donne”, ci spiega Maillard. Tre campi d'azione collegati tra loro, secondo il 51enne vodese che succede a Paul Rechsteiner alla testa dell'USS.
Il corteo del 1° maggio a Locarno
RSI Info 01.05.2019, 20:44
Un movimento sindacale che farà dunque una priorità anche della questione ambientale? “Di certo è una priorità per molte persone – ci risponde Maillard –, e tocca anche noi, perché mettere in discussione il degrado del nostro pianeta significa mettere in discussione il fatto che solo il mercato, le regole del profitto dirigono l'economia. La crisi ambientale non può essere risolta senza una soluzione alla crisi sociale”.
Si manifesta in tutto il mondo
RSI Info 01.05.2019, 18:28
E la questione sociale, salariale, rimane il messaggio centrale di questo primo maggio. “Non bisogna indebolire la protezione dei salari in Svizzera – continua -, e in questo senso non possiamo accettare un accordo quadro con l’Unione europea che indebolisca la protezione dei salari. Inoltre, i salari stagnano e il reddito disponibile cala, perché i premi di cassa malati aumentano di anno in anno più velocemente degli stipendi”.
Il 1° maggio in Svizzera
Il consigliere federale Alain Berset, uno degli oratori alternatisi sui tanti palchi, una sessantina, eretti in Svizzera in occasione del 1° maggio, ha insistito sulle disparità salariali. "E' il giorno in cui verifichiamo se veramente viviamo in una società giusta o che solo pretende di esserlo", ha dichiarato a Soletta. La collega Simonetta Sommaruga ai discorsi ha preferito la visita a un asilo nido a Friburgo, informandosi su condizioni di lavoro e rilevanza di tali strutture per i genitori che vogliono conciliare professione e famiglia. A Zurigo s'è svolta la manifestazione più frequentata: vi hanno partecipato, senza particolari disordini malgrado la presenza di alcuni agitatori di sinistra a volto coperto, 16'000 persone, tante come non se ne vedevano da anni. Analogamente a quanto successo altrove, l'attenzione è stata posta, soprattutto, sullo sciopero delle donne del 14 giugno, ciò che, cromaticamente, s'è tradotto con una predominanza non solo di rossi ma pure di viola.