Il referendum contro la riforma sul finanziamento uniforme delle cure sanitarie dovrebbe essere riuscito: il Sindacato svizzero dei servizi pubblici (VPOD/SSP) ha consegnato oggi (giovedì) alla Cancelleria federale 57’346 firme (ne bastano 50’000).
L’obiettivo del referendum è di contrastare il sistema di finanziamento uniforme dell’assistenza sanitaria avallato dal Parlamento durante la scorsa sessione invernale. Il VPOD/SSP teme che quanto accolto dal Legislativo favorisca troppo le casse malattia, che potrebbero di conseguenza aumentare ulteriormente i premi.
Stando al presidente del VPOD/SSP e consigliere nazionale Christian Dandrès (PS/GE), citato in una nota, il nuovo sistema di finanziamento delle cure “rappresenta una vera e propria minaccia per il sistema sanitario pubblico”, poiché sposta la responsabilità dai Cantoni agli assicuratori.
Oggi in ambito stazionario il 55% è a carico dei Cantoni e il 45% delle casse malati, che invece pagano l’intera fattura in ambito ambulatoriale. In futuro - e il campo di applicazione è stato esteso anche alle cure di lunga durata erogate dai servizi di assistenza a domicilio e nelle case per anziani - varrebbe ovunque una quota del 26,9% per i Cantoni e del 73,1% per gli assicuratori.
Costi della salute in aumento
Telegiornale 18.04.2024, 12:30