Il presidente Donald Trump ha tenuto il suo discorso al Forum economico mondiale (WEF) di Davos, martedì, sottolineando il grande ritorno degli Stati Uniti sotto la sua guida: “I migliori accordi commerciali di sempre”. L’inquilino della Casa Bianca ha ricordato che “due anni fa qui avevo preannunciato un grande ritorno dell'America. Ora sono orgoglioso di dire che l'America sta vincendo di nuovo, come mai prima".
Il politico ha tessuto le lodi dei suoi successi: “L’economia era in uno stato pietoso, prevedevano una ripresa lenta, ma io ero fiducioso”, ha spiegato, cosicché “il sogno americano è tornato”. Il capo di Stato americano ha ricordato di aver “concluso accordi straordinari sul commercio con la Cina da una parte, e Messico e Canada dall'altra, i migliori accordi di sempre", sottolineando il raggiungimento del più basso tasso di disoccupazione di sempre fra i meriti della sua amministrazione.
Trump ha poi rivendicato i successi della propria politica economica, sottolineando che “questi grandiosi numeri rappresentano molte cose, nonostante la Federal Reserve abbia alzato i tassi troppo presto e li abbia abbassati troppo tardi". Sempre in questo ambito il presidente USA ha ricordato che “ci sono state cose molto positive da noi, non così positive, invece, altrove", facendo una vera promozione per la sua nazione: “Chiedo ai presenti, fate come noi, rimuovete le barriere burocratiche, e investite da noi, non c'è posto migliore dell'America".
Il suo discorso però non ha quasi lasciato spazio ad altri temi. Sui cambiamenti climatici, ad esempio, poche battute: “non è il momento del pessimismo” e ha definito chi mette in guardia sul cambiamento climatico dei "profeti di sventura".
WEF, ecco Trump
Telegiornale 21.01.2020, 13:30