Il Tribunale federale ha respinto il ricorso della Segreteria di Stato della migrazione, che chiedeva l'espulsione di un serbo nato in Svizzera e padre di un bimbo avuto due anni fa da una bosniaca, condannato a tre riprese per vari reati reati penali, tra cui spaccio di droga, vie di fatto e sequestro di persona.
Già le autorità giudiziarie di Basilea Campagna avevano stabilito che il rimpatrio, malgrado i precedenti, sarebbe stato ingiustificato, considerata la situazione.
Sentenza confermata da tre membri su cinque della Corte suprema, anche per la volontà di riscatto dimostrata dall'imputato e la sua integrazione.
ATS/dg