Sabine Ulmann Shaban, ex ambasciatrice svizzera in Venezuela, è stata licenziata dalla Confederazione "per aver violato gli obblighi derivanti dal diritto del lavoro", vaga formulazione che Didier Burkhalter, confermando la notizia diffusa dalla radiotelevisione romanda, non ha voluto precisare. L'allontanamento, ha tuttavia precisato il capo del Dipartimento degli affari esteri, non ha nulla a che vedere con la curiosa vicenda delle palle da golf, che il neocastellano ha definito "una bazzecola".
Quando era in servizio a Caracas, la diplomatica aveva installato davanti alla sua residenza un cartello che avvertiva i giocatori su un vicino campo che se una pallina avesse ferito o ucciso qualcuno avrebbero violato la convenzione di Vienna e la territorialità elvetica. La signora Shaban contesta il licenziamento e ha assunto un avvocato.
La sede diplomatica di Caracas vive anni turbolenti, con tre avvicendamenti in tre anni: il predecessore della donna era stato richiamato in patria, a lei è accaduto lo stesso mentre il successore è stato dichiarato persona non grata dalle autorità venezuelane, per aver diffuso su twitter un articolo critico.
pon/ATS