Il Tribunale federale dovrà pronunciarsi sulla sentenza della corte amministrativa sangallese, che un mese fa, il 25 agosto, aveva attribuito a due uomini la paternità di un bambino partorito negli Stati Uniti da una mamma surrogata.
L'Ufficio federale di giustizia ha infatti deciso di impugnare la decisione. Chiede che l'atto di nascita californiano, che indica entrambi come genitori, non sia riconosciuto. Nel registro di stato civile, sostiene l'amministrazione federale, andrebbe iscritto solo il nome del donatore di sperma.
Per garantire inoltre al pargolo il diritto costituzionale di conoscere le sue origini, andrebbero segnalati il nome della madre biologica e di suo marito, padre legale al momento della nascita, segnalando la donazione anonima dell'ovocita.
pon/ATS