L'impatto della pandemia di coronavirus dovrebbe essere meno grave del previsto sull'economia svizzera. Il prodotto interno lordo (PIL) si contrarrà del 3,5% nel 2020, secondo gli economisti intervistati dal Centro di studi economici (KOF) del Politecnico federale di Zurigo, che prevedevano un calo del 4,2% nell'ultima rilevazione di ottobre.
Tuttavia, le prospettive per i prossimi anni non sono praticamente cambiate, ha spiegato martedì il KOF. Per il 2021, l'aspettativa consensuale è che il PIL riprenderà a crescere del 3,4%, leggermente meglio del 3,3% previsto finora.
Entro cinque anni l'economia svizzera dovrebbe crescere in media dell'1,4%, contro il +1,5% dell'ultimo sondaggio.
Il rinnovato ottimismo è dovuto principalmente alle prospettive per gli investimenti in infrastrutture, che si prevede aumenteranno quest'anno del 3,8%. In precedenza, gli economisti interpellati dal KOF temevano un calo del 5,3%. Nel 2021, questi investimenti dovrebbero crescere del 3,3% (+2,2% nel 2008).