Svizzera

Edilizia, "pensioni da rivedere"

Il 50% dei contributi si perde in un sistema inefficiente. È l'accusa della Società svizzera degli impresari costruttori

  • 3 maggio 2018, 14:31
  • 23 novembre, 01:38
Operaio edile al lavoro a Bellinzona

Operaio edile al lavoro a Bellinzona

  • ti-press

"Il sistema attuale del pensionamento anticipato per l'edilizia è insostenibile e deve essere risanato". È quanto afferma la Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) in una nota diramata giovedì, secondo cui "il 50% dei contributi pagati si perdono in un sistema inefficiente”.

I lavoratori edili, spiega la SSIC, versano l'1,5% del salario alla Fondazione FAR, che finanzia il pensionamento anticipato per l'edilizia. Il contributo degli impresari costruttori ammonta ad un ulteriore 5,5% del salario. Del 18% che viene versato nelle casse pensioni, non meno della metà svanisce nel sistema come premi per la copertura dei rischi. Un franco su due versati alla Fondazione istituto collettore LPP dopo essere stato faticosamente guadagnato nell'attività edile va quindi perso.

Inoltre, il Consiglio della LPP ha comunicato la disdetta del contratto con la FAR. I pensionati dovranno occuparsi individualmente dell'affiliazione alla LPP a partire da gennaio 2019, se vogliono ricevere la pensione integrale dal 65esimo anno d'età.

ATS/Bleff

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