Svizzera

Equivalenza: Cassis non ci sta

Il consigliere federale non accetta l’accesso limitato ad un anno per la borsa svizzera al mercato UE

  • 19 dicembre 2017, 17:47
  • 23 novembre, 03:12
"Non si esclude il dietrofront sul miliardo di coesione", ha detto Ignazio Cassis

"Non si esclude il dietrofront sul miliardo di coesione", ha detto Ignazio Cassis

  • Keystone

Ignazio Cassis si è detto "insoddisfatto" di come sta evolvendo il dossier delle borse. In particolare è contrario all’eventuale accesso limitato ad un anno per la borsa svizzera al mercato finanziario dell'UE e ventilato in un documento interno finito nelle mani dei colleghi di SRF. Pertanto, al suo omologo francese ha ribadito, martedì a Parigi, la "chiara posizione" di Berna sul tema. La Confederazione, ha detto a Jean-Yves Le Drian, attende il riconoscimento dell’equivalenza finanziaria da parte dell’Unione Europea prima dell’apertura dei mercati finanziari il prossimo 3 gennaio.

In caso contrario, ha spiegato in una conferenza stampa, il Governo "prenderà dei provvedimenti" e non è escluso un dietrofront sulla decisione di versare il miliardo di coesione all’Unione europea. Da parte francese "c’è stata comprensione per la nostra posizione", ha detto Ignazio Cassis.

Il consigliere federale ha pure fatto presente al ministro francese degli affari esteri la contrarietà della Svizzera per essere stata inserita nella lista grigia dei paradisi fiscali dell’UE "senza alcun preavviso".

ATS/sulma

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