I richiedenti l'asilo eritrei respinti dalla Svizzera devono poter essere mandati in un Paese terzo, secondo una mozione del liberale-radicale lucernese Damian Müller accolta lunedì dal Consiglio degli Stati con 20 voti a favore, 18 contrari e 5 astensioni. Müller cita come possibile destinazione il Ruanda, Paese con cui il Regno Unito aveva firmato un accordo riguardante i migranti illegali che approdano oltre Manica. L'Eritrea rifiuta il rimpatrio di suoi cittadini contro la loro volontà. Attualmente sono 328 coloro sui quali pende una procedura di allontanamento dalla Svizzera.
Secondo Müller, quando da lui proposto - che comporterebbe un indennizzo a carico della Confederazione - non equivarrebbe a un trasferimento all'estero della procedura di asilo.
Sul fronte contrario, l'ecologista Lisa Mazzone ha parlato invece di un'idea "lontana dalla realtà delle cose": gran parte delle richieste da parte di eritrei ed eritree è di genere "secondario" dovuto a nascite e riunioni famigliari. Per alleggerire il carico che pesa sullo Stato sociale, basterebbe permettere a coloro che si trovano in Svizzera da tempo di lavorare.
Anche il Consiglio federale ha molti dubbi sulla questione, a cominciare dall'assenza di una base legale. Inoltre, ha ricordato la responsabile del dipartimento di giustizia e polizia Elisabeth Baume-Schneider, nessun Paese dello spazio Schengen espelle persone verso un Paese terzo.
Richiedenti l'asilo, Berna punta sui container
SEIDISERA 05.06.2023, 18:07
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