Erstfeld: "Pensavo di morire"

Uno dei vagoni del treno colpito da una frana sabato sera nel canton Uri è uscito dai binari, come abbiamo riferito questa mattina. Lo si è appreso solo lunedì, due giorni dopo l'incidente. Si è trattato dell’ultima carrozza, dove vi erano una quindicina di persone che, stando alle testimonianze, se la sono vista brutta.

"Abbiamo sentito un colpo e il treno ha cominciato a tremare. Abbiamo intuito che il treno era uscito dai binari". Inizia così il racconto di Chiara Müller, la voce ancora tremante. Parla di ragazzi che si sono gettati a terra, di una donna indiana che pregava, oggetti che volavano e parti interne del vagone che si staccavano. "La mia amica era a terra che urlava. Ho tentato di calmarla ma avevamo la sensazione che da un momento all’altro il vagone si ribaltasse". Poi la fuga verso i vagoni più avanti. "Prima che il convoglio iniziasse a frenare sono passati almeno un paio di minuti". Tanta paura, insomma, al punto da immaginare gli scenari peggiori.

Müller racconta di essere "stati presi a pesci in faccia” dal personale FFS, in particolare un controllore a cui si sono rivolti insieme ad altri dopo l'incidente che, per le persone dell’ultima carrozza, è stato psicologicamente provante: "Due ore prima pensavamo di morire", spiega.

Roberta Trevisan, portavoce delle ex-regie federali, chiede “scusa a queste persone che si sono sentite non umanamente sostenute” durante le fasi successive al sinistro. "La priorità era quella di mettere in sicurezza e portar via i passeggeri dalla zona", confermando che non vi è stato nessun ferito. “Stiamo valutando internamente cosa sia successo”, aggiunge l’addetta stampa che conclude: "Invitiamo tutti i passeggeri che si sono sentiti toccati da questo avvenimento a rivolgersi al servizio clienti" delle FFS.

CSI/ab