Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha confermato la scoperta di un carico di esplosivi giovedì al valico di frontiera svizzero-tedesco di Thayngen (SH)/Bietingen (D). Il guidatore del veicolo è in carcerazione preventiva. Stando agli elementi emersi finora non ci sarebbe un movente terroristico. Gli inquirenti stanno vagliando tutte le possibili piste. Quella più accreditata riguarderebbe un collegamento con le esplosioni di bancomat.
Nei confronti dell’uomo è stato aperto un procedimento penale. E’ sospettato, tra le altre cose, di aver intenzionalmente e con intento criminale messo in pericolo la vita o l'integrità delle persone mediante sostanze esplosive e gas velenosi. Tuttavia, il ruolo e le intenzioni non sono ancora chiari. L'uomo è stato interrogato. Il veicolo e vari oggetti - tra cui gli esplosivi - sono stati sequestrati.
Nella sua nota, l'MPC aggiunge che per ora non fornisce ulteriori informazioni e comunicherà di nuovo "a tempo debito". Nessun accenno dunque al tipo di esplosivi e alla loro quantità. Il carico è stato scoperto durante un controllo. La dogana è rimasta chiusa in entrambe le direzioni per tutta la mattina. Non vi sono state esplosioni e non ci sono feriti, aveva evidenziato giovedì l'MPC, che dirige l'inchiesta condotta dalla polizia di Sciaffusa e dall'Ufficio federale di polizia (fedpol).